mercoledì 29 febbraio 2012

Non ho niente a cui pensare!



“Non ho niente a cui pensare!” si disse Berto quella mattina, appena sveglio... veramente era così ogni mattina.
“Cosa farò?!” si chiese mentre si infilava i pantaloni.
“Come passerò la mia giornata?” piagnucolò tra sé mentre si allacciava la scarpa sinistra.
“Devo assolutamente trovare qualcosa di cui occuparmi!”. E allora si alzò risoluto dal letto e, come ogni mattina, si rivolse a Lilla, sua moglie, dicendole:
“Lilla..., cara..., che ne dici se oggi prepariamo il pranzo in giardino?”.

Lilla, non ancora del tutto sveglia, rispose:
“Non hai ancora fatto colazione e già pensi al pranzo”.
“Be’, sai, così ci organizziamo per tempo” disse Berto.
“Se è una bella giornata, perché no?” disse Lilla quasi più a se stessa che al marito, visto che Berto se ne era già andato. “Bene” sentì dire Lilla da Berto in cucina “di che padelle hai bisogno per l’evento?”
“Evento?” si chiese Lilla mentre usciva dalla camera da letto. “Di che evento stai parlando?”
“Preparare il pranzo in giardino” rispose Berto con aria innocente.
“Tu... vorresti che io mi mettessi a cucinare in giardino?” disse Lilla puntando il suo dito indice prima su Berto, poi verso di sé ed infine alla porta finestra.
“Sì, tu mi dici di cosa hai bisogno e io... te lo porto...” Berto si interruppe di botto, vedendo lo sguardo esterrefatto di Lilla, la quale, dopo un breve istante, disse con voce minacciosamente calma: “Puoi scordartelo!”.
“Ma amore!” riprese Berto con tono implorante “Non è bello, romantico, io e te, tu ed io...?”
“Non se ne parla” lo interruppe Lilla, versandosi il caffè.
“Ma ti aiuto io...” rinforzò Berto.
“Oh sì, grande aiuto mi daresti” rispose Lilla sarcastica “continuando a chiedermi cosa sto facendo lì, cosa sto facendo là, o a suggerirmi quanto fuoco dare sotto le pentole... E poi mi vorresti dire come faccio a cucinare in giardino?”
“Accendo un bel fuoco!” disse Berto entusiasta.
Dopo un brevissimo istante con gli occhi sgranati e la bocca spalancata per l’incredulità, Lilla sbottò sillabando: “Sco-rda-te-lo!”. E se ne andò in bagno.
“E adesso?” si disse Berto, quasi afflitto dalla reazione di Lilla. “Che faccio tutto il giorno? Mi sento inutile...”.
Dal bagno, quasi intuendo i... pensieri del marito, Lilla disse a voce alta: “Sai che devi fare?”
“Cosa?” chiese Berto.
“Fatti un bel giro in bicicletta, lungo il fiume” propose ironica Lilla.
“Ci sono stato ieri!” ribatté Berto.
“Ed anche l’altro ieri, e ieri l’altro ancora” gli disse Lilla uscendo dal bagno.
Berto la guardò triste.
Lilla per tutta risposta gli si avvicinò, gli fece un ampio sorriso, lo baciò sul naso e poi con lo stesso tono ironico gli disse: “Magari stavolta puoi pensare di farti un bel bagno, così ti si raffredda il cervello.”
E se ne uscì canticchiando per andare a far la spesa.
Berto invece tornò subito a pensare a come occupare la sua giornata e quindi decise che era venuto il momento di togliere le erbacce dal giardino. 



(2006)

martedì 28 febbraio 2012

(tanto per cominciare)

Dialogo fra passeri 


Hey ciao!
Ciao...
È un po' che non ci vediamo!
G...già... 
Ma...sei ingrassato o cosa?
Co-osa.
Però mi sembri alquanto rotondo...
Ho solo arruffato p-p-piume e pe...enne.
E perchè?
Per provare a ripararmi dal fre-e-e-eddo! Tu non hai fred-d-do?
Be' siamo in inverno, per forza fa freddo, non lo sapevi?
No, mi sa che la mia ma-ma-mamma non me l'ha raccontata tu-tu-tu-tutta...