giovedì 26 aprile 2012

L’uomo che non sapeva raccontare le storie

C’era una volta un uomo che ripeteva in continuazione di non sapere raccontare le storie. Chi gli chiedeva di raccontargliene una, in particolare i bambini, poteva ricevere una risposta di questo tipo:
“Una storia? Ma io non sono un parlatore, il solo pensiero di dover mettere insieme un sacco di parole per raccontare qualcosa che abbia un principio e una fine, mi fa venire prurito dappertutto. E poi non ho molta memoria, non ricordo nemmeno le barzellette; e se per puro caso comincio a raccontarne una non mi ricordo mai qual è la battuta finale. Figurati che tutti i giorni devo scrivere su un biglietto quello che devo comprare e se penso adesso a quello che ho appena comprato alla bottega… non me lo ricordo, dovrei aprire la borsa e guardare cosa c’è dentro. Per fare un altro esempio, quando arriverò a casa, dopo aver parlato con te, io non mi ricorderò più di averti incontrato e di averti detto che non so raccontare le storie. E’ come se la mia memoria non funzionasse bene, o meglio, sembra non funzionare affatto; forse c’è qualche ingranaggio che non gira a dovere, ci vorrebbe qualcuno che mi aprisse la testa e vedesse cosa c’è che non va”
Ed ecco che nel frattempo si avvicina una mamma con i suoi due bambini…
“Io sono invidioso” continuava l’uomo che non sapeva raccontare le storie “di quelle persone che riescono a raccontare per filo e per segno che cosa hanno combinato alle dieci del mattino in un giorno di luglio di dieci anni fa. Come fanno a ricordarsi tutto così bene? Io potrei aver fatto di tutto, anche essermi fermato come adesso a parlare con qualcuno; oppure potrei essere caduto perché non ho fatto caso che un signore davanti a me ha appoggiato in terra la sua valigia proprio davanti ai miei piedi. Eh, eh, eh! Vi immaginate quante risate si sarebbero fatti quelli che erano lì intorno ad osservare la scena?”
Ed ecco che anche una maestra e i suoi alunni si fermano ad ascoltare…
“Non riesco nemmeno a capire come facciano a scrivere delle storie tanto lunghe e complesse quelli che scrivono i romanzi… i gialli…con tutti quegli incroci di persone… e poi le commedie con tutte quelle battute, le facce strane, le situazioni… Ma dov’è che vanno a trovare tutte quelle idee che riempiono centinaia e centinaia di pagine? A me si scioglierebbe il cervello! Dico io, quando hai detto che uno come me è uscito la mattina per fare la spesa, ha incontrato degli amici che gli hanno chiesto di raccontargli una storia e che lui ha risposto che non era capace e poi se n’è andato a casa sua…cosa vuoi dire di più? Certo, potrebbe raccontare quello che vi ho risposto parola per parola, ma non credo che la gente abbia voglia di star qui ad ascoltare quello che io ho da raccontare… Tanto più che non ho niente da raccontare, non vi sembra?”
Dopo un po’ si fermano ad ascoltare quattro giovani studenti…
“Sentiamo un po’” proseguiva l’uomo che diceva di non saper raccontare storie “se a uno di voi chiedessero di punto in bianco di raccontargli una storia… Eh? Che cosa raccontereste? Eh? Sareste anche voi un po’ sorpresi e increduli che chi ti incontra possa pensare che si è capaci di raccontare una storia”
E anche due nonnini si fermano a sentire…
“La mia mamma era davvero molto brava a raccontare le storie, a volte mi raccontava per ore, ore e ore…” Dopo aver fatto un sospiro al ricordo, l’uomo riprendeva “Ma io non me ne ricordo nessuna, son passati talmente tanti anni che ormai… E poi per raccontare storie ci vuole fantasia, bisogna creare situazioni che incuriosiscano e che tengano sulle spine chi sta ascoltando e che gli faccia venire voglia di ascoltare ancora quello che succede dopo, senza mai stancarsi, e che poi chieda al cantastorie di dirgli presto cosa succede dopo…”
Immaginate quanta gente si fermava ogni giorno ad ascoltare le ragioni di un uomo che è convinto di non sapere raccontare storie e perciò è meglio che neanche inizi…?
No,troppo complicato raccontare storie, non sono la persona più adatta, rischierei di non sapere come continuare, perpoi finire a dire le stesse cose,finirei in men che non si dica e nessuno si divertirebbe…come faccio io a…

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