domenica 4 marzo 2012

Wendy la formica trendy

“Non mi dirai che vivi ancora in quei cunicoli bui e tetri che la tua tribù ha scavato sotto quella specie di fungo di legno che c’è in mezzo al giardino?” disse Wendy alla vecchia compagna di formicaio Norma.
“Be’ sì! Negli stessi cunicoli di quella che è stata anche la tua tribù, carissima!” rispose l’amica con un pizzico di risentimento “Perché? Tu dove vivi?”
“Ah” sospirò Wendy “io e le altre esploratrici abbiamo trovato un posto veramente splendido: non c’è terra, non c’è sporcizia ed è tuuuutto bianco!”
“Tutto bianco?!” chiese incredula Norma.
“E tutto liscio, smaltato, pulito!” sottolineò Wendy.
“Ma che posto è? Di cibo ce n’è?” incalzò Norma.
“Cibo...?” Wendy ci pensò un attimo “Sì, non ci si può lamentare. Quello che abbonda in alcuni momenti della giornata è...”
“E’?...” chiese Norma allungando il collo verso l’amica.
“... l’acqua!” concluse Wendy con un sibilo.
Norma sgranò i suoi grandi occhi e poi disse preoccupata:
“Acqua? Ma l’acqua è nemica delle formiche! E’ pericolosissima!”
“Ma noo! Che dici amica mia?” disse Wendy sorridendo “Nessun pericolo, anche perché ormai abbiamo capito quando arriva l’acqua”
“E come?” chiese Norma.
“Qualche attimo prima, sentiamo dei colpi che fanno tremare il nostro territorio e poi sentiamo una specie di fischio, come se qualcosa si muovesse a gran velocità”
“Oh che paura!” esclamò Norma portandosi le mani alla bocca.
“Sì, è così!” disse Wendy guardando l’amica negli occhi “Le prime volte eravamo in preda al panico, non capivamo ciò che succedeva. Ma col passare dei giorni ci siamo accorte che era per noi un segnale, come l’avvertimento di un amico; e quindi ora, appena lo sentiamo, via!, ognuna va cercarsi un riparo. E solo quando siamo tutte al sicuro arriva l’acqua!”
Dopo qualche attimo di silenzio Wendy riprese:
“C’è una cosa strana...”
“Strana?” chiese Norma incuriosita.
“Sì... A volte, oltre ai tremori, ci sono delle folate di vento che vorrebbero scaraventarci chissà dove; e qualche volta” continuò Wendy divertita “qualcuna di noi si è fatta davvero un bel volo, finendo molto più in basso del luogo dove viviamo!”
“Come più in basso? Ma dov’è questo posto?” Norma era quasi spaventata.
“Fatte le dovute proporzioni...” disse Wendy “è come se vivessimo sul cappello del vostro fungo, mia cara”
Norma svenne.
“Oh Norma! Norma...” chiamò Wendy amorevole, cercando di svegliare l’amica “Norma... rispondi!”
Poi, vedendo che non si riprendeva, la scosse un po’ e urlò: “NORMA!!”
Norma ebbe un sussulto. “Oh!... Che c’è? Che è successo?”
“Norma! Sei svenuta!” Wendy fece un gran sospiro “Che spavento mi hai fatto prendere!”
“Tu spaventata?” gridò isterica Norma “Io mi spavento!! Vivi in un posto stranissimo, bianco, liscio, con l’acqua, i tremori, il vento e ad un fungo di altezza...”.
“Ma sì!!” commentò Wendy con aria rapita “Non è meraviglioso? Insolito lo so, ma è così trendy!”
Norma non poteva credere alle proprie antenne.
“Tu ti sei bevuta il cervello!” disse all’amica.
“Ma no, non dire così! Il mondo cambia, mia cara” disse Wendy con occhi sognanti “e anche una formica avrà il diritto di adeguarsi ai tempi, di godere di nuovi spazi e delle nuove tecnologie!”
“Sarà!” commentò Norma “Io mi trovo molto bene nei miei cunicoli! E adesso che ci penso è ora che torni a casa, tra poco sono di turno. Ti saluto Wendy”
E senza aspettare la risposta della vecchia compagna se ne andò.
Wendy, da parte sua, non aveva neppure sentito il saluto dell’amica, continuò a pensare estasiata alla fortuna che le era capitata. Mai sarebbe tornata alla vecchia vita, fra terra, cunicoli e quel sistema di vita, molto naturale, certo, ma tanto primitivo. Ormai si sentiva figlia del suo tempo ed essendo tempo di agiatezze, perché non approfittarne?

Nessun commento:

Posta un commento