domenica 24 giugno 2012

Ricordi Ladylay?

“Ti ricordi di Ladylay?” chiese Axelo.
“Ladylay...? No” disse Bound “Dovrei?”
“Be’, difficile non ricordarsela.” sottolineò Axelo.
“Non così difficile, visto che io non me la ricordo” sostenne Bound “Chi è?”.
“Ma sì: alta, mora, con un fisico portentoso, simpatica, divertente...”
“Una racchia!” concluse Bound.
“Macché racchia!” rispose Axelo “Io... mi sono un po’ invaghito di lei!”
“Be’, questo non vuol dire niente, tu ti innamori di ogni fanciulla che si mostra appena appena gentile con te” disse ironico Bound.
“Ma cosa dici?” disse Axelo risentito “Di cosa parli? Non sai nemmeno di cosa parli!”
“Va be’, lasciamo perdere!” mormorò Bound. “Allora... questa Ladylay? Mi spieghi chi è?”.
“Mah... non saprei che altro dirti di lei” rispose Axelo.
“Ah proprio un tipo da ricordarsela!” affermò Bound “Quante donne ci sono al mondo alte, more, con un certo fisico e divertenti?”
“Come Ladylay, poche!” disse Axelo con tono convinto.
“Certo!...” disse Bound sostenuto.
“Comunque” riprese Axelo “mi ha chiamato.”
“Mh!” fece Bound.
“L’ultima volta che l’ho vista è stato cinque anni fa” continuò Axelo.
“Ah...”
“E... mi ha chiesto...”
“Sì...?”
“...se ricordavo che fine avesse fatto la sua borsa amaranto...”
“Uhelà! Grande interesse per te, eh?” disse Bound.
“Be’, d’altronde dopo cinque anni...” accennò Axelo.
“E la prima cosa che ti chiede riguarda la sua borsa?” chiese Bound “Questa me la devi spiegare perché non l’ho capita.”
“In effetti... non è la prima cosa che mi ha chiesto...” disse Axelo misterioso.
“Ah no? E che cosa ti ha chiesto di così interessante?” Bound cominciò ad incuriosirsi.
“Mi ha chiesto di te” disse asciutto Axelo.
“Ah!” disse Bound altrettanto asciutto. “E... cosa ti ha chiesto?”
“Se ti ricordavi di lei.” rispose Axelo.
“Bel problema! Io proprio non mi ricordo di lei!”
“E a quanto pare” aggiunse Axelo “nemmeno del prestito che ti ha fatto cinque anni fa”.
“Un prestito?” chiese pensieroso Bound.
“Più che altro...” disse Axelo non riuscendo a trattenere un sorriso ironico “non l’hai pagata.”
“Pagata? Per cosa?!”
“L’integerrimo Bound, l’uomo tutto d’un pezzo... Ricordi il mio addio al celibato?” chiese Axelo.
“Sì, vagamente, son passati... cinque anni!”. concluse sussurrando Bound e sbiancando in volto.
“Ah, vedi che cominci a ricordare?” fece Axelo, agitando scherzosamente il dito indice in segno di rimprovero.
“Pensavo di aver fatto un sogno...” iniziò a dire Bound.
“...talmente coinvolgente da sembrare vero!” completò Axelo “Risposta esatta! Eri talmente ubriaco da non ricordare assolutamente nulla!” e scoppiò in una gran risata.
“Ah, ah, ah...” scandì Bound scuro in faccia; e se ne andò senza aggiungere altro.
“Ehi Bound” gli gridò Axelo “una domanda: è più facile che un sogno diventi realtà o è la realtà ad essere soltanto un sogno?”

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